È già difficile esprimere un profumo, un gusto, una sensazione con le parole della propria lingua, figuriamoci poi a trasportare le descrizioni barocche e immaginifiche, che gli autori non lesinano, con la severa precisione tedesca o con la tagliente semplicità inglese…
Tradurre è un compito ingrato. Come dicono Fruttero e Lucentini… al traduttore gli si chiede di considerare suo massimo trionfo che il lettore neppure si accorga di lui…
“Anche da analfabeta enologica, intuivo che c’era qualcosa che non andava, una specie di incomprensione non detta tra la parte solida e la parte liquida del pranzo.”
È un racconto diVino, dove le parole di Lorenza Destro diventano sapori e gli aggettivi si trasformano in profumi…
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